Davide Prosperi durante il dialogo con Rafael Gerez (foto EncuentroMadrid)

«Passione per l’uomo, passione per Cristo»

Il testo integrale del dialogo con Davide Prosperi su don Luigi Giussani, in occasione del Centenario che si è appena concluso. L’incontro si è svolto durante l’EncuentroMadrid, il 12 novembre 2022

Rafael Gerez. Nonostante tu sia relativamente giovane, hai avuto la possibilità di conoscere personalmente don Giussani e di entrare in rapporto con lui frequentando, come studente universitario, i giovani di CL. Cosa ha significato per te l’incontro con lui? Che cosa ti ha affascinato di lui?

Davide Prosperi. La risposta è molto semplice: tutto, mi ha affascinato tutto della sua persona, tutto quello che tramite lui è stato generato nella storia degli uomini. E da subito, dopo averlo conosciuto, ho desiderato far parte di questa storia. Ho incontrato personalmente don Giussani per la prima volta il giorno esatto del mio ventitreesimo compleanno, era il 6 ottobre del 1995. Era il giorno in cui ricevette il Premio Cultura Cattolica a Bassano del Grappa; io ero là, insieme a mio fratello e ad alcuni amici, per una serie di circostanze che sarebbe lungo descrivere. Mi sono trovato a tu per tu con lui prima della premiazione e lui mi invitò a casa sua. Mi disse che gli avevano regalato una bottiglia di Barolo e mi chiese se mi piacesse il vino; gli risposi che il vino mi piaceva, ma mi piaceva ancora di più la possibilità di poter pranzare con lui; mi prese sul serio e, un mese dopo, mi invitò a casa sua a Gudo Gambaredo, dove viveva insieme ai Memores Domini. Da quel giorno è iniziato un rapporto personale, che è andato avanti quasi fino alla fine della sua vita...

(Continua a leggere, scarica il PDF)