Quando si sente parlare di don Luigi Giussani in genere si abbina il suo nome o si è portati a pensare soltanto al Movimento di Comunione e Liberazione (CL) da lui fondato nel 1969, anno successivo al noto e agitato 1968, anche se, come ha scritto nel 2004, «non ha mai inteso fondare niente», ma piuttosto l’ha visto nascere in sé stesso come Gioventù Studentesca a Milano già nel 1954, come un’ispirazione, una proposta di educazione alla fede cristiana mentre insegnava religione al Liceo classico Berchet, dimenticando a volte la passione fondamentale che l’ha animato da giovanissimo per Gesù Cristo e per l’unità della sua Chiesa.
Il 30 agosto 1976, terminata da poco la XIV sessione estiva di formazione ecumenica presso il Centro culturale dell’Università Cattolica al Passo della Mendola, promossa dal Segretariato Attività Ecumeniche (SAE) animato dal 1965 dalla coraggiosa fondatrice Maria Vingiani (1921-2020), su richiesta accordata ho avuto modo di incontrare personalmente don Giussani dopo avere ascoltato con vivo interesse una sua vibrante conferenza tenuta nell’auditorium a un gremito convegno di giovani animatori dei gruppi di CL, e di dialogare fraternamente con lui in una piccola sala del Centro su alcuni passaggi di carattere ecumenico del suo intervento e di constatarne, a conferma, l’autentica passione per l’unità dei cristiani. In seguito ho potuto conoscerne con stupore le tappe formative...
(da Eco dei Barnabiti, marzo 2022)

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