Maturandi. «La realtà è tornata a provocarci»

Ultimo incontro per il ciclo che ha accompagnato gli studenti alla vigilia dell'esame di Stato. A tema, l'attualità con "Notizie, domande, prospettive dal Covid-19". Il video del dialogo dei ragazzi con il filosofo Costantino Esposito
Tommaso Teggia

Una sentinella scruta le tenebre del deserto; un viandante le si avvicina e domanda: «Sentinella, a che punto siamo della notte?». La risposta è misteriosa e interlocutoria: «La notte sta per finire, ma l’alba non è ancora spuntata; tornate di nuovo perciò a domandare; non vi stancate, insistete!». La scena, narrata nel Libro di Isaia (21,11-12), ha ispirato il titolo di un incontro con Costantino Esposito, filosofo dell’Università di Bari, “Sentinella, a che punto siamo della notte?». Notizie, domande, prospettive dal Covid-19”, invitato dall’associazione “ApiS -Amore per il Sapere” a dialogare con i maturandi in vista dell’esame di Stato.

Secondo Esposito, la cosa più importante è constatare il dato: «Qualcosa di imprevisto e assolutamente straordinario ci ha toccati e questo ha fatto nascere delle domande. La realtà ha bussato alla porta della nostra intelligenza, ha sollecitato la nostra ragione». Non si è trattato solo di uno shockemotivo, ha detto Esposito: «Vale la pena non lasciare cadere questa provocazione perché è un’opportunità per accorgerci delle cose, di noi stessi, del mondo», per «acquistare un cuore saggio» (Paolo Giordano, Nel contagio). Ma cosa abbiamo capito seguendo il filo di queste domande? Per esempio, che la salute da sola non basta per avere una vita piena («Uno potrebbe avere un corpo sano e avere noia di sé»), oppure che ci è inaccettabile l’idea che la vita finisca e vi subentri il nulla. «La pandemia ha riattivato quello che sembrava essersi assopito sotto la brace della nostra inconsapevolezza», ha detto ancora il filosofo pugliese; la realtà, come la sentinella di Isaia, è tornata a provocarci («Tornate a domandare; non vi stancate, insistete!») e a chiederci: «Ma tu, che cosa vuoi veramente dalla vita?»