Verso le Europee. «La mia baldanza contro lo scetticismo»

Alcuni fatti e incontri legati all'esperienza di Famiglie per l'Accoglienza in Abruzzo che negli ultimi mesi trovano una nuova prospettiva alla luce del documento di CL. Da Pescara, il racconto di Marco

Sono stato davvero colpito dal documento per le Elezioni Europee. Mi ha ridestato, dandomi una grande speranza, una pace e una nuova baldanza nell’affronto di quei piccoli impegni quotidiani si deve mettere in gioco il nostro io e la nostra libertà. In particolare mi hanno commosso i quattro esempi riportati, segno reale dell’attesa del cuore di ogni uomo, che, di fronte a una novità e a una bellezza, tende a muoversi e a dire “io”.

Il primo effetto positivo è stato quello di spazzare via il mio scetticismo rispetto all'oggettiva imperfezione dell'Europa, rilanciandomi nel ricercare, nel panorama delle liste candidate, quelle più positive rispetto a questo e più orientate a portare a compimento il processo di formazione dell'Europa stessa.

Secondo aspetto, con alcuni amici condivido la responsabilità di Famiglie per l'Accoglienza in una realtà regionale del Centro-Sud difficile e ancora lontana da una diffusa sensibilità per l'affido familiare, più facile da trovare nell’Italia settentrionale. Per questo, qui, si sta cercando di portare avanti, non senza fatica, una campagna sull'affido, che ha portato già ad un piccolo risultato: l'istituzione di un tavolo regionale di coordinamento tra i vari soggetti che sono coinvolti in questa delicata materia. Recentemente, dopo un periodo in cui questo tavolo non si riuniva, abbiamo avuto l'occasione di avere un lungo incontro con il Presidente del tribunale dell’Abruzzo che, in due ore di riunione, si è via via mostrato sempre più aperto e speranzoso verso questo nuovo strumento, che permette di affrontare più simili problematiche in maniera unita e senza scetticismo.

LEGGI ANCHE Verso le Europee. Superata dalla realtà

Un ultimo fatto è capitato a mia moglie che ha avuto l’occasione di incontrare alcune famiglie di paesino dell'entroterra abruzzese. A partire da un desiderio di accoglienza, anche senza saperne molto, ma colpite da un incontro vivo con alcuni, si sono rese disponibili ad un lavoro comune.

Questi incontri sono il segno del fatto che implicarsi nella realtà a partire da una compagnia che ci sostiene e da una novità incontrata e vissuta coinvolge anche gli altri.

Marco, Pescara


«Da dove ripartire? Che senso ha impegnarsi per il bene comune? Tu che esperienza vivi?». Leggi il documento che CL ha preparato in vista del voto di maggio e manda il tuo contributo a redazione@tracce.it