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Gioventù Studentesca. Tutto è da scoprire

Un evento atteso, quest'anno, per la prima volta. La Giornata di inizio anno dei ragazzi delle superiori vissuta da Sara: «Non sono sola, forse prima non me ne accorgevo»

Onestamente non ho mai amato la Giornata di inizio anno di Gioventù Studentesca. L’ho sempre un po’ snobbata, ho sempre fatto fatica a seguire. Quest'anno, invece, in una circostanza un po’ strana, mi sono ritrovata ad avere bisogno di ascoltare questo incontro, di viverlo e di fare mie le cose che venivano dette. E così è stato. Mi sono ritrovata in tutto ciò che è stato detto, soprattutto nella frase della canzone Favola, in quel «c’è qualcuno con te, non ti lascerà mai» rimarcato più volte. Mi ha colpito perché è la verità: se mi guardo alle spalle, anche nei momenti in cui pensavo di essere sola non era così, c’era sempre qualcuno pronto a porgermi un aiuto. Ero io, forse, quella che non se ne accorgeva.

Un’altra cosa che mi ha colpito veramente tanto è quanto sia stata sottolineata la parola “incertezza”: un mare, un oceano di incertezze. Qui mi sono accorta di quanto la vita mi metta alla prova ogni giorno, sempre, a partire da una semplice giornata di scuola, oppure nella pallavolo o nello studio in sé. Non c'è niente di certo, ma tutto da scoprire e, come si diceva, «non accontentarti di sopravvivere perché la vita chiede eternità, cioè tutto, leali con il nostro cuore e audacia di navigare nell’oceano delle incertezze».

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Ecco, io spero di riuscire a vivere il meglio e anche il peggio di tutte le situazioni che ci saranno da affrontare, ma ora posso dire che, anche se ci saranno tanti scivoloni, proverò davvero a tenere a mente che «c'è qualcuno con me che non mi lascerà mai».

Sara, Lugo (Ravenna)