Meeting 2020. Ecco cosa ci aspetta

Dall'apertura con l'ex presidente Bce Mario Draghi agli incontri con Carrón, Bassetti, Azurmendi, Weiler... E tanti altri personaggi, tra mostre e spettacoli. Uno sguardo al programma alla vigilia della "special edition" 2020
Paolo Perego

Ormai, ci siamo. Due settimane all’apertura del Meeting numero 41, quello di un anno particolare, difficile per l’emergenza che ha colpito in modo drammatico tutto il mondo e che non cessa di dare preoccupazioni e disagi. E anche il Meeting, in queste circostanze complicate, ha scelto di trasformarsi, pur di esserci: perché «il peso e la fatica dell’esistenza, che non è solo l’esito dei diversi problemi che la vita ci pone, ma la mancanza di un senso adeguato», possono cedere il passo «a una promessa che ci attrae». Anche oggi. Parole che rilanciano, sulla bocca degli organizzatori, il titolo di questa “special edition 2020”, dal 18 al 23 agosto, una frase del filosofo ebreo Abraham Joshua Heschel, citata da don Giussani nel Senso religioso: “Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”. Ecco il sublime, quella promessa, «qualcosa che ridesta la nostra persona e la sostiene nel suo desiderio, il fattore più concreto, addirittura il più operativo nell’affronto del nostro tempo».

Speranza, fiducia, cura, visione, ricostruzione e sussidiarietà. Sei parole chiave che faranno da lente di ingrandimento nella lettura di temi come ripresa economica, politiche europee, cura e salute, scienza, cultura e dialogo interreligioso, tra dibattiti, dialoghi, mostre e spettacoli. Tutto in formato speciale, come detto, con alcuni momenti in “plenaria”, in diretta da un Palacongressi di Rimini ad accesso riservato a poche centinaia di persone, e tante proposte digitali in live streaming (dal 31 luglio ci si può prenotare per partecipare di persona agli eventi “in presenza”: tutte le info e le istruzioni sul sito del Meeting)

Il Palacongressi di Rimini

Ma per avere un assaggio della settimana riminese, ecco un breve tour nel programma, consultabile per intero e nei dettagli, anche nelle sue eventuali variazioni, sul sito della manifestazione.

Si parte il 18 agosto alle 11 con l’ex presidente Bce Mario Draghi all’incontro inaugurale, una persona che «ha saputo prendere decisioni coraggiose in momenti di grande difficoltà», come ha spiegato il presidente Meeting, Bernhard Scholz . Tra i protagonisti della prima giornata, anche l’antropologo Mikel Azurmendi sul tema del dialogo e dell’incontro, partendo dal suo libro L’abbraccio, uno studio sulla vita delle comunità di CL spagnole e che a lui, ex Eta, ha cambiato la vita, come più spesso ha raccontato lui stesso. Ma ci saranno anche l’ex presidente della Camera Luciano Violante e l’attore Luca Argentero, per dirne alcuni, insieme a un percorso sul “sublime” nell’arte guidato da Giuseppe Frangi. A chiudere la giornata uno spettacolo ispirato a Il sogno di un uomo ridicolo di Fëdor Dostoevskij.

Mercoledì 19 aprirà le danze il tema del lavoro, in una tavola rotonda con vari “esperti” tra cui il presidente Istat, Gian Carlo Blangiardo. A seguire, altra carrellata di nomi d’eccezione, tra cui professor Joseph Weiler, amico di lunga data del Meeting. Ancora, il giurista di Notre Dame Patrick Deneen sul tema della democrazia. Su “cura ed etica”, tra gli altri, interverranno la neonatologa Elvira Parravicini e Antonio Pesenti, del Dipartimento di Anestesia-Rianimazione del Policlinico di Milano. In serata, un dibattito tra i filosofi Costantino Esposito e Luciano Floridi su “socialità e creatività nell’era digitale” e un dialogo sulla musica con Brunori Sas, Malika Ayane e Francesco Gabbani.

Scuola e formazione finiscono “sul piatto” della prima plenaria del giovedì 20. Segue il racconto della cooperazione internazionale di Avsi con ospiti “particolari”: il capitano della nazionale di calcio femminile, Sara Gama, e due rappresentanti dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi e Simone Perrotta. Si parlerà anche di Europa in due incontri, nel pomeriggio, con il Commissario Europeo Paolo Gentiloni e David Sassoli, presidente del Parlamento di Bruxelles - invitata anche Ursula von der Leyen, guida della Commissione Europea -, mentre, poco dopo, ci sarà il dialogo con il grande psichiatra Eugenio Borgna e il filosofo Umberto Galimberti. Quindi, alle 21, l’intervento di Julián Carrón su “Dove nasce la speranza?”, una chiave di volta dell’edizione 2020. «Di fronte a quanto è successo e alle incertezze, dove può poggiare l’attesa di un futuro migliore? È solo un problema di circostanze favorevoli? Cosa rende davvero la vita più libera e bella?». Domande di tutti, che faranno da fil rouge all’intervento della guida di CL, autore di alcune recenti pubblicazioni proprio su questo tema.

Giro di boa, venerdì 21, con un affondo su un tema molto caldo negli ultimi mesi: si parlerà di “sanità per tutti” con i presidenti delle regioni Marche, Lombardia, Sicilia e Puglia e, nel pomeriggio, con il ministro Roberto Speranza. Grande attualità anche per la “sfida della ripartenza, nella plenaria delle 15, con il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, Annamaria Furlan (Cisl), Gigi De Palo (Forum Associazioni Famigliari) e Giorgio Merletti (Confartigianato), moderati nel dibattito da Guido Bardelli (Cdo). Ci sarà spazio anche per il racconto del lavoro dell’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà: tra i nomi dei politici invitati, Luigi Di Maio, Maria Elena Boschi, Maurizio Lupi, Matteo Salvini, Graziano Delrio, Antonio Tajani, Giorgia Meloni… Protagonista del quarto giorno anche lo scrittore Maurizio Maggiani, con una video-intervista realizzata da Roberto Fontolan, uno dei tre dialoghi (gli altri con lo scrittore spagnolo José Ángel González Sainz, il 19 agosto, e con il filosofo afro-americano Cornel West, il 23) registrati e riproposti al Meeting con a tema il rapporto con la realtà e le domande che ne emergono. Infine, non mancherà il tema della “meraviglia della fantascienza”, con un incontro dedicato.

Si arriva al sabato, con il giudice emerito della Consulta Sabino Cassese allo stesso “tavolo” di vari Presidenti di Regione (Liguria, Emilia-Romagna, Calabria, tra le altre) sull’ “architettura del sistema regionale italiano”. Altro appuntamento della giornata, tra “futuro, sviluppo, sostenibilità e sussidiarietà”, quello con Stefano Zamagni, economista e Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, Elisabetta Soglio, responsabile di Buone Notizie - Corriere della Sera, ed Enrico Giovannini, economista e portavoce Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Nel pomeriggio, dopo uno scambio di esperienze sul tema “scuola e ripartenza” (plenaria delle 19), sarà la volta di un confronto internazionale su quanto vissuto negli ultimi mesi con Enrico Letta e alcuni giornalisti Desi Anwar (Indonesia), Aleksandr Archangel’skij (Russia), David Brooks (Usa), Christine Ockrent (Francia) e Ceferino Reato (Argentina).

Dopo una serata internazionale tra artisti della musica guidata da Gioele Dix, l’ultima tappa del Meeting, domenica 23, si aprirà con la Messa celebrata dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. Il Capo dei vescovi italiani interverrà, a seguire, in un dialogo sulla vita della Chiesa oggi. Alle 15, l’incontro con Muhammad Yunus, economista Premio Nobel per la pace 2006: “Non torniamo al mondo di prima. Ricostruiamo insieme”. A chiudere il Meeting 2020, secondo la natura stessa della kermesse riminese, una serie di testimonianze dal mondo: “Sperare quando tutto sembra impossibile”, l’incontro con testimoni di una umanità diversa, nuova, alle prese con circostanze sfidanti, qualcosa che però è possibile per tutti.