L'alluvione in Emilia-Romagna
L'emergenza in Emilia-Romagna, i morti, le migliaia sfollati e i danni enormi. E una ripartenza che è già cominciata, tra solidarietà e amicizia

«Non mi è stato portato via ciò che conta»
Da Tracce di Giugno, alcuni scatti dell'artista forlivese Silvia Camporesi sui luoghi colpiti dall’alluvione e l’omelia di don Leonardo Poli, parroco a Lugo, pronunciata nei primi giorni dell’emergenza

«Piccoli segni per abbracciare quel che c'è»
A distanza di settimane, continua l'emergenza in Emilia-Romagna. E continuano ad accadere fatti che raccontano di «tanto bene» anche nel fango. Come testimoniano queste lettere

Se il cuore riemerge dal fango
C'è Giacomo, neolaureato, che è andato ad aiutare tra le vie devastate di Forlì. E c'è una mamma romagnola che si mette a far dolci per raccogliere fondi per chi ha perso tutto. I loro racconti

«Tutto ci è stato come ridonato»
Due giovani che si sposano nel mezzo del disastro, gli amici che accorrono da lontano per spalare e un'amicizia riscoperta tra le macerie. Tre lettere che invitano a guardare «quello che c'è»

Alluvione, i segni di una speranza per la vita
La lettera di Davide Prosperi al Corriere della Sera, dopo aver visitato le comunità dell'Emilia-Romagna e il video dell'assemblea a Lugo


«Sulle tracce di quel bene che muove tutto»
«Devi venire a raccontare la bellezza che sta accadendo in mezzo al fango». Un fotografo racconta l'invito di un'amica di Cesena. E quello che ha visto accadere attraverso l'obbiettivo della sua macchina fotografica. Guarda la fotogallery


L'alluvione e il cuore dell'uomo

“La nostra natura ci dà l’esigenza di interessarci agli altri. Quando si vedono altri che stanno peggio di noi, ci sentiamo spinti ad aiutarli. Tale esigenza è talmente originale che è in noi prima ancora che ne siamo coscienti, si chiama legge dell’esistenza”. Queste parole descrivono bene quanto accaduto nei paesi della Romagna colpiti dall’alluvione. Un popolo ferito è sceso nel fango per aiutare un amico, un fratello, uno sconosciuto. Nel soccorrere l’altro ci siamo riscoperti vivi, impossibile rimanere insensibili davanti al dramma. È il nostro cuore che è fatto così: desidera indomabilmente l’infinito, la felicità in ogni cosa. Solo per questo alla fine di una giornata di lavoro estenuante si può festeggiare: per la certezza che si è incontrato Qualcuno che risponde alla nostra sete di felicità. Abbiamo perso tutto? Avremo perso mobili, auto, scantinati. Ma alcuni di noi hanno riscoperto ciò che è Tutto nella vita: il volto di Cristo che si rende presente in una compagnia di amici. Questa è un’avventura possibile per tutti.
Comunione e Liberazione Imola


Quella "carezza" nel buio di un garage
Ancora storie e testimonianze dai territori allagati per le esondazioni in Emilia Romagna. E non solo. Perché si può aiutare anche a distanza, senza stivali o mani nel fango

Un'amicizia senza riserve
Il messaggio di Davide Prosperi al movimento di Comunione e Liberazione per l’emergenza in Emilia-Romagna, con le indicazioni per aiutare la popolazione colpita rendendosi disponibili a dare una mano in presenza o attraverso una raccolta fondi dedicata via bonifico o con Satispay

«Non per generosità, ma per gratitudine»
La mobilitazione, fin dalle prime ore, per prestare soccorso. E ora per ripulire e assistere chi ha perso tutto. Che cosa sta muovendo tanti ad aiutare? Testimonianze da Imola e Castel Bolognese

Una comunità in moto
«Di fronte a ciò che accade o si rimane nell’apparenza o si va a fondo a ciò di cui uno consiste, e quindi si prende coscienza di chi si è». Qui, due lettere dalla prima linea nella lotta contro il fango, con le testimonianze di Veronica da Forlì e di Paolo da Cesena