Mondo - 2022 - Pagina 2

L'accoglienza dei profughi ucraini in Polonia (©Gabriel Piętka)

Polonia. «Le nostre vite si appartengono»

MondoAnna Leonardi

Arrivano a ogni ora del giorno e della notte, e qualcuno li aspetta. Cosa vede chi accoglie le persone in fuga dalla guerra? Su "Tracce" di aprile, le voci della comunità di CL polacca, immersa come tutto il Paese nel fiume di profughi e di aiuti

Irpin, 5 marzo 2022. Gli abitanti della cittadina ucraina sotto il ponte crollato in attesa di essere evacuati (©Emilio Morenatti/AP/La Presse)

Ucraina. Restare umani

MondoLuca Fiore

L’esodo da Kharkiv e le parole di Irka: «La cosa di cui avevo più paura nei primi giorni di guerra era che mi dicessi: “Allora Dio non c’è”». Su "Tracce" di aprile, la storia di Elena Mazzola e dei ragazzi della ong Emmaus

Almaty (Unsplash/Esten Erbol)

Kazakistan. Il Dio "dentro" di Aruzhamal

MondoLucia Beltrami

Un'altra storia da un Paese vessato, a inizio anno, da disordini con morti e feriti per la crisi economica: quella di un donna musulmana con la passione per la cucina, che, per l'incontro con Lucia, apre un forno per il pane...

Don Miguel Carpio Vargas

Perù. Quel giorno sulle scale, all'università

MondoPaola Bergamini

Don Miguel ha da poco finito il dottorato in Teologia in Italia. Una storia che comincia a Lima, nel 2004, incrociando il volto di Andrea Aziani che gli sorride: «Ma se lui ha avuto questo sguardo di tenerezza, come sarà quello di Dio?»

Un momento di gioco durante la vacanza brasiliana

Brasile. Vivere calamitati da "qualcosa d'altro"

MondoDebora Ramos Cavalieri

Una convivenza di qualche giorno per un gruppo di famiglie di Rio de Janeiro e San Paolo. Tra gite, giochi, canti insieme e momenti di dialogo, il racconto di quello che è successo

Almaty (Unsplash/Alexander Serzhantov).

Kazakistan. «Quello che salva me e tutto»

MondoSilvia Galbiati*

L’anno ad Almaty e in altre città del Paese è iniziato con le proteste per il rincaro dei prezzi sfociate nella repressione e nello stato di emergenza. Oltre duecento i morti e migliaia i feriti. Come si può stare in piedi anche davanti a questo?

Profughi ucraini alla stazione di Przemyśl (Foto: © Hesther Ng/ZUMA Press/ANSA)

Przemyśl. «Il nostro viaggio è appena iniziato»

MondoDavide Perillo

L'amicizia con una bambina ucraina e le ore passate al confine polacco, dove arrivano i profughi. Storia di un viaggio imprevedibile. «L’uomo ha dentro un punto che neanche la guerra gli può togliere»

Liara Lima

Brasile. «Lo aspettavo da sempre»

MondoDavide Perillo

Assistente sociale a Manaus, nel cuore dell'Amazzonia, Liara racconta l'incontro con don Giussani nel 2010, guardando un dvd che le avevano prestato degli amici. E che è diventato «una strada»

Padre Alberto Caccaro con Sagn nel 2008

Cambogia. Con Giussani sul Mekong

MondoAnna Leonardi

In missione da più di vent’anni, padre Alberto Caccaro racconta perché ha deciso di tradurre "Il rischio educativo" in lingua khmer e la rivoluzione che è iniziata dentro di sé. Andando di villaggio in villaggio. Da "Tracce" di febbraio

La comunità cilena durante una gita

Cile. Mille chilometri per vivere di Bellezza

MondoPaula Giovanetti e Valeska Cabañas

La vacanza in montagna della comunità sudamericana. Potevano vincere tante obiezioni prima di partire: stanchezza, restrizioni... Eppure c'era una ragione che ha mosso tutti, «rimettendoci in cammino»

Venezuela. Argenis con i bambini del suo quartiere.

Giocarsi la vita in Venezuela

MondoDavide Perillo

«La realtà è una chiamata». Come queste non restano parole? Soprattutto là dove si è scatenata la crisi più dura, che ormai da anni rende il quotidiano estremo. Su Tracce di Gennaio, la testimonianza di Alejandro Marius

Il palazzo presidenziale di Asunción (Foto Pixabay/Viktor Kisman)

Paraguay. Cosa dà consistenza alla vita

MondoPaolo Perego

Più di trent'anni dall'altra parte del mondo. Il lavoro in università, la collaborazione con il Governo, la comunità di Cl. E una "cultura nuova" che non smette di crescere. Da Milano ad Asunción, la storia di Luca