Lettere - 2020 - Pagina 4
La malattia di Rocco, l'impossibilità di vedersi se non via internet, le novene... Fino al messaggio della moglie, ai primi di maggio: «È andato in cielo». Eva racconta il dono di quattro anni di amicizia
Un lockdown cominciato ben prima dell'epidemia di Coronavirus, con il cambio di lavoro e tante domande esplose davanti alla fatica. Eppure, si può vivere «una pace», come racconta Barbara dalla Nigeria
Insegnante di duecento allievi e mamma di sei figli. Alle prese con videolezioni e gestione della casa. Ma come «faccio a ricominciare a respirare?». Una domanda che trova una risposta sorprendente dove non te l'aspetti...
La mamma è in ospedale in gravi condizioni. E una serata di canti con i ragazzi di GS smuove la rassegnazione. «Eppure questi ragazzi, apparentemente, non hanno nulla a che fare con me». Una lettera da Imola
Lo tsunami del coronavirus che ha ribaltato la vita di studenti e professori. Come fare? Piccoli passi, fatti di computer e videolezioni, tra dubbi e tentativi. Fino a quello schermo che si riempie poco a poco di volti
Durante la pandemia, la richiesta è aumentata del 30 per cento. Ma, a Roma, le donazioni straordinarie al Banco Alimentare del Lazio non sono mancate. Come quella del comico Maurizio Battista e dei suoi amici de "Il colibrì"
Un gruppo della segreteria di Padova, abituato a occuparsi dei video degli eventi "in presenza", si reinventa durante la pandemia. Così nasce il servizio "tecnologico", per chi ha difficoltà con gli eventi online. Ecco quello che hanno scoperto
Che cosa vuol dire «vivere la vita come vocazione»? E «rispondere al Signore attraverso le circostanze»? Riguardare la quarantena, presi dal lavoro e dalla famiglia, alla luce delle provocazioni dell'eBook sulla pandemia. Lettera da Caracas
«Vorrei sapere qualcosa di più su Gesù...». Questa domanda di un'amica spiazza Elena e la mette in moto. In fondo, dice a se stessa, è lo stesso suo desiderio. Un'energia che finisce per coinvolgere il popolo del suo quartiere
Un gruppo di amici si organizza per portare la cena a medici e infermieri dei reparti Covid dell'ospedale di Forlì. Donato è uno di loro. Che a un certo punto si chiede: «Perché continuo a tornare?»
Un gruppo di amici legati a un Centro culturale decide di sostenere economicamente chi, sul territorio, si spende per l'emergenza Covid-19. Poi, qualcuno rilancia la provocazione di Carrón sulla natura del Fondo comune. E la prospettiva cambia
L'8 aprile è morto Giuseppe Bentivoglio. Partito da Varese, aveva fatto crescere il movimento a Giulianova ed era poi approdato in Canton Ticino. Nel suo testamento spirituale: «Come un bimbo svezzato è l'anima mia». Il ricordo di un amico
In un continuo scorrere di chat, video chiamate, articoli e parole varie, la scoperta del valore del silenzio. Prendersi il tempo per pensare per comprendere ciò che ci succede in questo tempo. E desiderare di capire ciò che il Signore vuole da noi
Missionario da 50 anni a Belo Horizonte, don Pigi Bernareggi racconta il suo sguardo sulla vita durante la pandemia. Tra l'angoscia esistenziale per le vittime e lo stupore per come, dentro la difficoltà, l'umanità può rifiorire
Gli Esercizi spirituali non si sono potuti fare. Rosalba decide di versare al Fondo comune la stessa cifra che avrebbe speso per l'iscrizione. Perché? «Seguendo il movimento, anche in questo periodo, ci accorgiamo ogni giorno di ciò che stiamo vivendo»
Il papà che viene portato via in ambulanza. Il buio dell'incertezza sul futuro. E la domanda: «Come faccio a essere lieta in una situazione così?». Martina racconta ciò che ha iniziato a cambiare in lei. A partire da una festa di compleanno...
Una raccolta libera e in autonomia di alimenti per i bisognosi tra i detenuti del carcere di Bollate. «Inaspettata, sorprendente». Ma prova, ancora una volta, «di come Cristo sia all’opera nella carne, anche degli ultimi»
Nei reparti di terapia intensiva di Cagliari, alle prese con il Coronavirus. Dove anche un gesto di routine in tempi normali può diventare «una Grazia». Il racconto di un medico
Un tecnico per casa intento a sistemare la rete internet. Si può guardarlo, come sempre, con pregiudizio, attenti a che lavori o che non rubi. Oppure accorgersi di «qualcosa molto più corrispondente a me e a quell’uomo»
Anche a Belo Horizonte, in Brasile, scuole e asili chiusi dopo il decreto del Sindaco. Le norme di sicurezza, gli aiuti alle famiglie, l'unità delle istituzioni. Non ha prevalso la rivolta. Piuttosto, lo scoprirsi «un cuore pieno di pace e di speranza»
Medico in un ospedale milanese durante l'emergenza, una situazione impensabile e davanti a cui «pensavo di essere pronto». E invece sono arrivati lo sconforto, la sensazione di inutilità. Eppure «mi sono accorto con stupore che qualcosa in me resisteva»