Lettere - 2020 - Pagina 6

«Con tutti, noi condividiamo la stessa domanda»

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Un insegnante incontra, in video collegamento, un gruppo di studenti musulmani. Si parla di paura, preoccupazioni, la scuola che non c'è. Poi, qualcuno, introduce il tema di Dio. E del senso di questa prova

«Fede e solidarietà. Io le chiamo antivirus»

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Un Banco di solidarietà in provincia di Ancona che continua ad aiutare anziani soli. La mossa di un ristoratore che lavora solo per loro. E la scoperta della necessità della Scuola di comunità. Soprattutto oggi

«Gli amici sono lontani. Ma io non sono sola»

Lettere

Il desiderio di qualcosa che vinca la solitudine e i pensieri. Un messaggio che ti fa ripartire. La voglia di essere aperti alle cose che succedono. E la scoperta che, anche in famiglia, i "muri" possono cadere. Una lettera da Bologna

Il grido all'unico che può rispondere

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Lavora in Pronto soccorso, nell'Area emergenze infettive. A volte c'è la tentazione di urlare e scappare via. A volte c'è la sorpresa di essere ripresi da un semplice messaggio di un collega...

«Dire sì a tutto quello che mi è chiesto»

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Lui è un chirurgo di Milano. La sua non è una specializzazione inerente al virus. Così, nell'emergenza, si sente "ai margini". E si domanda: «Qual è il mio contributo?»...

Il sintomo di un'inquietudine di fondo

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Elena, nei primi giorni di chiusura delle scuole, era presa da mille cose. Poi si accorge che, in questo non fermarsi mai, c'è qualcosa che non le torna. E inizia un lavoro...

Si può offrire di tutto, oltre le preghiere

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Suo marito è impegnato nel reparto Coronavirus. Lei a casa con i figli impegnata con le "solite cose": pulire, lavare, cucinare. E si chiede: «Qual è la mia utilità in questo momento?».

«Qui Gesù non lo vedi solo se non vuoi»

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È ricoverato per Coronavirus. Fatica a respirare, ma tiene gli occhi aperti. Per scoprire i tanti segni della Sua presenza. «Non sono contento di essermi ammalato, ma grato per quello che sto scoprendo»

Lo "streaming" non può nascondere il buio dentro di te

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La telefonata di un amico in quarantena. Il ricordo di una vacanza nei luoghi di San Benedetto e la domanda del salmo: «C’è un uomo che vuole la vita e desidera giorni felici?». Che neanche i tentativi di restare in contatto possono censurare

Un sorriso dietro la mascherina

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Il lavoro in un Pronto soccorso di Roma. L'allarme per il primo malato di Coronavirus. Benedetta ripensa alle parole di Carrón sul Corriere della Sera e a quel "metodo" che vale per tutti: «A sostenerci non è l'intelligenza o il coraggio, ma una presenza»

La voglia di rispondere alla realtà è più forte

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Non potersi trovare insieme, non poter andare a messa. Per Elisa e Laura, la vera sfida non è «vedersi lo stesso» o «nonostante» ciò che sta accadendo. Ma provare a stare di fronte a una provocazione: che passo ci è chiesto?

Una domanda in reparto: «Ma tu chi sei?»

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Lei è un'infermiera che lavora con pazienti positivi al Covid19. Le grida di una donna al telefono. Un anziano prete impaurito. Due episodi in cui, dentro al lavoro, «Cristo mi ha chiesto: "Hai paura? Ti fidi di me?"»

La mia nuova vita (anche) grazie al Coronavirus

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Tornare all'essenziale, pregare e seguire - come si può - i gesti indicati dal movimento. Efrem racconta come, e perché, si può vivere "il centuplo quaggiù" anche chiusi in casa da giorni

«Il virus? Una lente d'ingrandimento su di me»

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Stress organizzativo, incomprensioni, disagio dei pazienti. In un reparto diventato un ospedale da campo, Luisa si sente affondare nelle difficoltà del lavoro da infermiera. E si chiede: «Essere cristiani che cosa cambia?».

Chiusi in casa. Senza fermare la vita

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Lo studio per la tesi senza gli amici, niente Scuola di comunità, nessun momento di ritrovo. È ancora possibile continuare l'esperienza del movimento? Federico scopre che, anche con le restrizioni per il Coronavirus, ha tutti gli strumenti per il cammino

«Che cosa mi sostiene, anche in quarantena»

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Luciano è appena uscito dal periodo di isolamento. La gratitudine per la lettera di Carrón sul Corriere della Sera. E la sorpresa di accorgersi, nella difficoltà, che «io sono Tu che mi fai»

«La mia giornata in corsia contro il Coronavirus»

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È uno dei tanti medici lombardi a cui è chiesto di sostituire i colleghi infettati. Tutina stagna, doppia maschera, occhiali, guanti. Poi ore a curare i malati. E scoprire, dentro il dramma, che cosa vince paura e disperazione

«Io e il fischio del treno di Pirandello»

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L'emergenza Coronavirus ha rotto la scontatezza delle giornate di Emma. Ora la scuola, dicono, resterà chiusa fino a metà marzo. Nel frattempo c'è la possibilità per guardare in faccia le grandi domande della vita

«Quando sei sola, che cosa ti manca davvero?»

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Elena, insegnante di Milano, è a casa per la chiusura delle scuole. Rilegge una poesia di Mario Luzi e scrive ai suoi amici. «Ci si abitua a tutto, tranne a quel grido che hai dentro...»